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La fille du passeur | La figlia del traghettatore | ||
Voici comment, à Quatorz’ années d’âge, J’obtins la méda- Ille de sauvetage. Y’ avait autrefois Sur notre rivière Un pont dont, ma foi, La ville était fière. La guerre survint. Des raisons tactiques Sonnèrent la fin Du vieux pont rustique. On a fait sauter Ses deux pauvres arches, Afin d’arrêter L’ennemi en marche. Lequel en dépit De ce stratagème, Étant amphibie, Est passé quand même. Étant amphibie, Est passé quand même. Avec son radeau, Lors vint un bonhomme Qu’était passeur d’eau, Comme on les dénomme, Au nez bourgeonné, À la rouge trogne, La voix avinée, Le parfait ivrogne ! Quand il était gris, Prévenant un drame, C’est sa fille qui Se mettait aux rames. Pour deux sous comptant, Quelque temps qu’il fasse, Vous m’nait en deux temps Sur la rive d’en face. Vous m’nait en deux temps Sur la rive d’en face. De l’autre côté, J’avais rien à faire. Mais cette beauté Avait su me plaire. Et, pour le profit D’ voguer avec elle, Mille fois je fis Les frais de nacelle. Il advint qu’un jour Une grosse lame, Au tiers du parcours, Emporte une rame. À la mi-chemin, Un’ lame plus forte De sa frêle main L’autre rame emporte. De sa frêle main L’autre rame emporte. Enfin, presqu’au bout, Une lame pire Sens dessus dessous Tourne le navire. Moi qui n’aim’ pas l’eau, Que l’eau terrifie, J’ai bravé le flot Pour sauver sa vie. Elle a dit : « J’ai froid Déjà, je grelotte. Ma robe, je crois, Il faut que je l’ôte. Les rhumes d’été, Faut qu’on les évite. Si tu veux m’aider, Ça ira plus vite. Si tu veux m’aider, Ça ira plus vite. C’est la prime fois Qu’un garçon m’enlève Ma robe et me voit En costume d’Ève. S’il passe un serpent, J’y demande comme Comme l’on s’y prend Pour offrir la pomme. » Elle me provoquait, La fine matoise. Moi, je débarquais Tout droit de Pontoise. J’avais quatorze ans, Le respect des filles Et les poches en- Cor’ pleines de billes. Et les poches en- Cor’ pleines de billes. Et, pour la vertu De la demoiselle, Sans doute ai-je dû Montrer trop de zèle. Au lieu de lorgner Toutes ces merveilles, Je m’ suis détourné, Bayant aux corneilles. Au lieu de poser Mes deux pattes croches Dessus, je les ai Mises dans mes poches. Prenant ma candeur Dans son amour-propre Pour de la froideur, Ell’ remit sa robe. Pour de la froideur, Ell’ remit sa robe. Puis elle me jeta D’une voix cruelle : « Va donc finir ta Partie de marelle.» Pleine de rancœur, Elle dit : « Je t’engage Comme enfant de chœur À mon mariage. » Dès le lendemain, Ell’ courut, docile, Accorder sa main À un imbécile. J’ai su bien après Que cette ficelle Avait tout exprès Coulé sa nacelle. Avait tout exprès Coulé sa nacelle. Bien après, j’ai su Que cette mâtine Nageait aussi sû- Rement qu’une ondine. Il ne me resta Rien d’autre en partage, Rien qu’une méda- Ille de sauvetage. Il ne me resta Rien d’autre en partage, Rien qu’une méda- Ille de sauvetage. |
È così che, a Quattordici anni, Mi è stata conferita la Medaglia di salvataggio. C'era una volta Sul nostro fiume Un ponte di cui, vi giuro, La città era orgogliosa. Arrivò la guerra. Ragioni tattiche Segnarono la fine del vecchio ponte rustico. Facemmo saltare in aria Le sue due povere arcate, Per fermare il nemico in marcia. Il quale, nonostante Questo stratagemma, Essendo anfibio, Passò lo stesso. Essendo anfibio, Passò lo stesso. Con la sua zattera, Allora arrivò un uomo Che era un traghettatore d'acqua, Così vengono chiamati, Era un traghettatore d'acqua, Così vengono chiamati, Con un naso foruncoloso, Con un viso rosso, E una voce avvinazzata, Il perfetto ubriacone! Quando era sbronzo, Prevenendo una tragedia, Era sua figlia Che si metteva ai remi. Per due centesimi in contanti, Con qualsiasi tempo, Vi portava in due secondi Sulla riva opposta. Vi portava in due secondi Sulla riva opposta. Dall'altra parte del fiume, Non avevo niente da fare. Ma questa bellezza Mi era piaciuta, E, con lo scopo Di navigare con lei, Mille volte pagai Il costo di un passaggio. Accadde che un giorno Una grande onda, A un terzo del percorso Portò via un remo. A metà strada, Un'onda più forte Dalla sua fragile mano Porta via l'altro remo. Dalla sua fragile mano Porta via l'altro remo. Infine, quasi alla fine, Un'onda peggiore Sotto sopra Capovolge la barca. A me l'acqua non piace, Sono terrorizzato dall'acqua, Eppure ho sfidato i flutti Per salvarle la vita. Lei disse: «Ho freddo. Sto già tremando. Credo sia meglio Che mi tolga il vestito, I raffreddori estivi, Dobbiamo evitarli. Se tu vuoi aiutarmi, Sarà più veloce. Se tu vuoi aiutarmi, Sarà più veloce. Questa è la prima volta Che un ragazzo si toglie Il mio vestito e mi vede In costume d'Eva. Se passa un serpente Gli chiedo come Come si fa Ad offrire la mela.» Mi ha provocato, La bella furbetta. Ed io ero ancora Molto ingenuo e confuso. Avevo quattordici anni, Rispettavo le ragazze E le mie tasche erano Ancora piene di biglie. E le mie tasche erano Ancora piene di biglie. E, per la virtù Della giovane signorina, Senza dubbio devo aver Mostrato troppo zelo. Invece di guardare Tutte quelle meraviglie, Mi sono girato dall'altra parte, Perdendo tempo. Invece di metterle Le mie due mani storte Addosso, io me le sono Messe in tasca. Prendendo il mio candore Nel suo orgoglio Per freddezza, Lei si rimise il vestito. Per freddezza, Lei si rimise il vestito. Poi mi ha urlato Con voce crudele: «Vai a finire la tua Partita a campana. Vai a finire la tua Partita a campana.» Piena di risentimento, Lei mi disse: «Ti assumo Come chierichetto Al mio matrimonio.» Il giorno dopo, Lei corse, docile, A promettere la sua mano A un imbecille. Ho saputo molto tempo dopo Che questa imbrogliona Aveva fatto apposta Ad affondare la barca. Aveva fatto apposta Ad affondare la barca. Molto tempo dopo seppi Che questa maliziosa Nuotava tanto bene Quanto una sirenetta. Ero rimasto con Nient'altro da condividere, Nient'altro che una medaglia Di salvataggio. Ero rimasto con Nient'altro da condividere, Nient'altro che una medaglia Di salvataggio. |