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Le testament | Il testamento | ||
Je serai triste comme un saule Quand le Dieu qui partout me suit Me dira, la main sur l’épaule : «Va-t’en voir là-haut si j’y suis» Alors, du ciel et de la terre Il me faudra faire mon deuil… Est-il encor debout le chêne Ou le sapin de mon cercueil ? Est-il encor debout le chêne Ou le sapin de mon cercueil ? S’il faut aller au cimetière, J’prendrai le chemin le plus long, J’ferai la tombe buissonnière, J’quitterai la vie à reculons… Tant pis si les croqu’-morts me grondent, Tant pis s’ils me croient fou à lier, Je veux partir pour l’autre monde Par le chemin des écoliers. Je veux partir pour l’autre monde Par le chemin des écoliers. Avant d’aller conter fleurette Aux belles âmes des damné’s, Je rêv’ d’encore une amourette, Je rêv’ d’encor m’enjuponner… Encore un’ fois dire: «Je t’aime»… Encore un’ fois perdre le nord En effeuillant le chrysanthème Qui est la marguerite des morts. En effeuillant le chrysanthème Qui est la marguerite des morts. Dieu veuill’ que ma veuve s’alarme En enterrant son compagnon, Et qu’pour lui fair’ verser des larmes Il n’y ait pas besoin d’oignon… Qu’elle prenne en secondes noces Un époux de mon acabit : Il pourra profiter d’mes bottes, Et d’mes pantoufl’s et d’mes habits. Il pourra profiter d’mes bottes, Et d’mes pantoufl’s et d’mes habits. Qu’il boiv’ mon vin, qu’il aim’ ma femme, Qu’il fum’ ma pipe et mon tabac, Mais que jamais - mort de mon âme!— Jamais il ne fouette mes chats… Quoique je n’aie pas un atome, Une ombre de méchanceté, S’il fouett’ mes chats, y a un fantôme Qui viendra le persécuter. S’il fouett’ mes chats, y a un fantôme Qui viendra le persécuter. Ici-gît une feuille morte Ici finit mon testament… On a marqué dessus ma porte : «Fermé pour caus’ d’enterrement» J’ai quitté la vie sans rancune, J’aurai plus jamais mal aux dents : Me v’là dans la fosse commune, La fosse commune du temps. Me v’là dans la fosse commune, La fosse commune du temps. |
Sarò triste come un salice Quando il Dio che mi segue ovunque Mi dirà, la mano sulla spalla: «Vai lassù a vedere se ci sono» Allora per il cielo e per la terra Dovrò entrare in lutto… È ancora in piedi la quercia O l’abete per la mia bara? È ancora in piedi la quercia O l’abete per la mia bara? Se bisogna andare al cimitero, Prenderò la strada più lunga, Marinerò la tomba, Lascierò la vita camminando all’indietro… Pazienza se i becchini mi sgrideranno, Pazienza se mi crederanno pazzo da legare, Voglio partire per l’altro mondo Per la strada più lunga che ci sia. Voglio partire per l’altro mondo Per la strada più lunga che ci sia. Prima di andare a fare la corte Alle belle anime delle dannate, Sogno ancora di avere una storiella, Sogno ancora di prendermi una cotta… Ancora una volta dire: «Ti amo» Ancora una volta perdere la bussola Sfogliando il crisantemo Che è la margherita dei morti. Sfogliando il crisantemo Che è la margherita dei morti. Dio voglia che la mia vedova si turbi Nel sotterrare il suo compagno, E che per farle versare delle lacrime Non ci sia bisogno di cipolle… Che prenda in seconde nozze Uno sposo della mia stazza: Potrà approfittare dei miei stivali, Delle mie pantofole e dei miei vestiti. Potrà approfittare dei miei stivali, Delle mie pantofole e dei miei vestiti. Che beva il mio vino, che ami mia moglie, Che fumi la mia pipa ed il mio tabacco, Ma che mai — morte della mia anima!— Mai frusti i miei gatti… Sebbene non abbia un atomo, Un’ombra di cattiveria, Se frusta i miei gatti, ci sarà un fantasma Che verrà a perseguitarlo. Se frusta i miei gatti, ci sarà un fantasma Che verrà a perseguitarlo. Qui giace una foglia morta Qui finisce il mio testamento… Hanno scritto sulla mia porta: «Chiuso per sepoltura» Ho lasciato la vita senza rancore, Non avrò mai più male ai denti: Eccomi nella fosse comune, La fossa comune del tempo. Eccomi nella fosse comune, La fossa comune del tempo. |