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Le modeste | Il modesto | ||
Les pays, c’est pas ça qui manque, On vient au monde à Salamanque A Paris, Bordeaux, Lille, Brest(e). Lui, la nativité le prit Du côté des Saintes-Maries, C’est un modeste. Comme jadis a fait un roi, Il serait bien fichu, je crois, De donner le trône et le reste Contre un seul cheval camarguais Bancal, vieux, borgne, fatigué, C’est un modeste. Suivi de son pin parasol, S’il fuit sans mêm’ toucher le sol Le moindre effort comme la peste, C’est qu’au chantier ses bras d’Hercule Rendraient les autres ridicules, C’est un modeste. A la pétanque, quand il perd, Te fais pas de souci, pépère, Si d’aventure il te conteste. S’il te boude, s’il te rudoie. Au fond, il est content pour toi, C’est un modeste. Si, quand un emmerdeur le met En rogne, on ne le voit jamais Lever sur l’homme une main leste, C’est qu’il juge pas nécessaire D’humilier un adversaire, C’est un modeste. Et quand il tombe amoureux fou Y a pas de danger qu’il l’avoue: Les effusions, dame, il déteste. Selon lui, mettre en plein soleil Son cœur ou son cul c’est pareil, C’est un modeste. Quand on enterre un imbécile De ses amis, s’il raille, s’il A l’œil sec et ne manifeste Aucun chagrin, t’y fie pas trop: Sur la patate, il en a gros, C’est un modeste. Et s’il te traite d’étranger Que tu sois de Naples, d’Angers Ou d’ailleurs, remets pas la veste. Lui, quand il t’adopte, pardi! Il veut pas que ce soit le dit, C’est un modeste. Si tu n’as pas tout du grimaud, Si tu sais lire entre les mots, Entre les faits, entre les gestes, Lors, tu verras clair dans son jeu, Et que ce bel avantageux C’est un modeste. |
I posti, non sono questi che mancano, Si nasce a Salamanca A Parigi, a Bordeaux, a Lille, a Brest. Lui, venne al mondo Dalle parti di Saintes-Maries, È un modesto. Come una volta fece un re, Sarebbe ben capace, credo, Di donare il trono e tutto il resto Per un solo cavallo camarghese Zoppo, vecchio, guercio, affaticato, È un modesto. Seguito dal suo pino a ombrello, Se scappò via di corsa Dalla fatica di lavorare come da una peste, È che al cantiere le sue braccia da Ercole Rendevano gli altri ridicoli, È un modesto. A boccie, quando perde, Non farti problemi, mio caro, Se per caso si arrabbia. Se ti ignora, se ti tratta male. In fondo, è contento per te, È un modesto. Se, quando un rompipalle lo Fa arrabbiare, non lo si vede mai Alzare uno scapaccione su di lui, È che non giudica necessario Di umiliare un avversario, È un modesto. E quando si innamora follemente Non c’è pericolo che lo confessi: L’effusioni, signora, le detesta. Secondo lui, mettere alla luce del sole Il suo cuore o il suo culo è la stessa cosa, È un modesto. Quando si seppellisce un imbecille Dei suoi amici, se lo prende in giro, se Non ha lacrime e non fa vedere alcun Dispiacere, non ti fidare troppo: Sotto sotto, ha un gran dolore, È un modesto. E se ti tratta da straniero Che tu sia di Napoli, d’Angers O d’altrove, non te ne andare. Lui, quando ti adotta, perdio! Non vuole certo che lo si dica, È un modesto. Se non sei proprio un ignorantone, Se sai leggere tra le righe, Tra i fatti, tra le gesta, Allora, vedrai chiaramente il suo gioco, E capirai che questo bel presuntuoso È un modesto. |