Un autore che supera il tempo e lo spazio |
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L’interesse suscitato dalle canzoni di Brassens sugli ascoltatori attenti (che è anche la ragione principale di questo progetto) si basa sul fatto che le idee da cui scaturiscono le canzoni rappresentano valori umani e sentimenti che non dipendono da periodi storici o da influenze politiche o sociali del momento. Sebbene il lavoro di Brassens sia stato composto nella Francia del secolo scorso, nel periodo dagli inizi degli anni ‘50 fino alla fine degli anni ‘70, egli descrive situazioni e personaggi che sono perfettamente adattabili alla società odierna e in ogni parte del mondo. Egli può dunque essere considerato un moderno ed acuto osservatore dell’animo umano, che getta uno sguardo critico ed utilizza l’ironia per trasmettere un doppio messaggio: da una parte, egli mette a nudo i problemi della società, il conformismo e la bigotteria, e d’altra parte celebra l’amore, l’amicizia, la libertà individuale e la fratellanza universale. Il suo uso magistrale dell’ironia come mezzo comunicativo, così come la sua abilità di comporre la lingua francese in maniera altamente sofisticata attraverso doppi significati, espressioni idiomatiche e battute, derivanti anche da un uso abile del vecchio vocabolario argot, gli permettono di affrontare una varietà di temi che erano certamente considerati audaci e non convenzionali dalla società media ed anche nella produzione musicale del suo tempo. |
I temi più significativi del lavoro di Brassens |
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La celebrazione della libertà individuale è un tema centrale in Brassens. È la libertà indispensabile di scegliere la propria strada, il proprio credo, lo stile di vita e la propria filosofia, con poco o nessun riguardo alle norme sociali, alle opinioni della maggioranza o alle istruzioni che vengono dall’alto. Questo vuol dire prendersi la piena responsabilità per le proprie azioni, per la propria vita e per i suoi risultati, senza scuse e senza dare colpe agli altri. I singoli individui devono prendere delle decisioni, ad ogni passo della loro vita, scelte che saranno valide e limitate a loro stessi solamente, senza dar per scontata la comprensione degli altri, senza tentare di imitare modelli altrui o esempi pubblici da seguire. Le prime indicazioni di questo approccio alla vita sono riflesse nelle canzoni La mauvaise réputation (nel suo primo LP album) e La mauvaise herbe, più tardi confermate da altre canzoni come Le petit jouer de fluteau, Le vieux Normand e Le pluriel. Non c’è dubbio che la vita privata rappresenta per Brassens una componente molto importante della libertà individuale, come ampiamente dimostrato dal suo stile di vita e dalla sua riluttanza a parlare dei suoi aspetti privati. Con la canzone Les trompettes de la renommée, Brassens ironicamente schiva l’attenzione pubblica e impone la sua preferenza per mantenere il suo stile di vita a scapito delle richieste di essere una personalità pubblica più accessibile. I valori dell’amore risuonano in quasi tutte le canzoni del repertorio artistico di Brassens. L’amore è presentato in tutte le sue possibili forme: come gioioso (La chasse aux papillons, Il suffit de passer le pont), idilliaco (Le parapluie), malinconico (La marine, Mes amours d’antan, La marche nuptiale), drammatico (Le père Noel et la petite fille, Coupidon s’en fout), a cuor leggero e naturale (Dans l’eau de la claire fontaine, Une jolie fleur, Je suis un voyou, Putain de toi), eroico (La fille à cent sous, Les sabots d’Hélène), romantico (La première fille, Les amoureux des bancs publiques), sottomesso (Je me suis fait tout petit), erotico (Quatre-vingt-quinze fois, La nymphomane, La fessée, Venus Callypige), adultero (Le cocu, À l’ombre des maris, La traîtresse, L’orage), litigioso (Misogynie à part, Les casseuses). È praticamente impossibile catalogare in maniera esaustiva le canzoni d’amore di Brassens — quelle menzionate sopra sono solamente un piccolo esempio della varietà dell’approccio di Brassens al tema dell’amore. Tra le sue canzoni d’amore più toccanti, e quella che meglio manifesta la sua visione non convenzionale del matrimonio, si può far nota di La non-demande en marriage, un appello personale alla sua compagna di vita di mantenere il loro reciproco amore al di là degli obblighi del matrimonio. L’ amicizia è un altro tema centrale nella vita di Brassens, non solamente in molte delle sue canzoni, ma anche nella sua vita. La canzone Les copain d’abord è diventata un celebre inno all’amicizia, ed è anche una delle sue canzoni più conosciute. Au bois de mon coeur è un’altra canzone che celebra la relazione particolare che Brassens immaginava dovrebbe esistere tra amici. Rispecchiando il tema dell’amore, Brassens riflette sull’immagine e il significato della morte. Le referenze alla morte riecheggiano in tutto il suo repertorio, spesso in tono ironico e scherzoso, che comunque non diminuisce la sua lucida e drammatica rappresentazione del tema della morte. Brassens morì relativamente giovane, all’età di 60 anni, a causa di un tumore e fu a lungo malato di calcoli renali. Riuscì magistralmente ad esorcizzare la sua propria morte con una delle sue canzoni capolavoro, Supplique pour être enterré à la plage de Sète, con la quale concludeva i suoi concerti negli ultimi anni della sua vita. Altri esempi del suo interesse a cantare storie collegate con la morte sono: Funérailles d’antan, Les quat’z’arts, Le fantôme, La ballade des cimetières. Una particolare menzione è dovuta alla canzone Bonhomme, nella quale Brassens descrive in maniera drammatica l’ineluttabilità della morte per cause naturali di un vecchio uomo. Per quanto riguarda la politica, questo non era certamente un tema che potesse attirare il suo interesse da un punto di vista di politica dogmatica e di partito. Brassens rifiutò in maniera coerente di prendere parte pubblicamente in qualsiasi movimento politico, anche durante il periodo del movimento studentesco del 1968 e la guerra del Vietnam. Nonostante la sua posizione individualistica e solitaria sulle questioni internazionali, alcune sue canzoni sono una forte e ironica denuncia del militarismo e del dramma delle guerre, promuovendo idee pacifiste (Les deux oncles, La guerre de 14-18, Mourir pour des idées, La tondue) e provocando così il risentimento da parte dei settori conservatori e militaristi della società francese. La preoccupazione di Brassens per la giustizia sociale e la sua vicinanza ai poveri e agli emarginati sono evidenti nel suo lavoro. Fin dalla sua giovinezza, quando collaborava con pubblicazioni di inclinamento anarchico, Brassens manifestò la sua avversione per la ricchezza arrogante nei suoi scritti e nelle sue canzoni (Les croquants) e la sua simpatia per i perdenti e gli sfortunati (L’épave, Pauvre Martin, Le bistrot, L’assassinat). Compose persino una canzone per i ladri che svaligiarono la sua casa (Stances à un cambrioleur). Nella canzone Chanson pour l’Auvergnat, il tema della solidarietà umana raggiunge la forza di un sermone. Nonostante il suo dichiarato agnosticismo e anticlericalismo (Le Mécréant, Tempête dans un bénitier), Brassens è influenzato dalla sua educazione religiosa e ripropone i valori originali cristiani, come la carità, la modestia e il perdono in una versione più moderna e secolare — come giustizia sociale, amicizia e tolleranza. |
Il linguaggio |
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Le canzoni di Brassens usano la lingua francese in maniera molto sofisticata. Per questa ragione, la traduzione dei suoi testi è particolarmente difficile a causa delle referenze letterarie, dell’espressioni idiomatiche, di doppi sensi e dell’uso di parole desuete che rappresentano a volte un mondo arcaico popolato da personaggi che non esistono più (Le Fossayeur, Pauvre Martin). Anche l’uso della metrica, del ritmo e delle rime è accurato e il risultato di vaste e meticolose ricerche. Alcuni esempi della sofisticatezza delle sue composizioni sono La marguerite e La cane de Jeanne. In conclusione, Brassens è un autore sempre attuale perché tratta di questioni fondamentali della vita e dei suoi immutabili dilemmi. La sua importanza nella cultura letteraria francese è riconosciuta, i suoi testi sono studiati nelle scuole francesi, e lui continua ad attrarre ammiratori e l’attenzione di musicisti da tutte le parti del mondo. Esistono numerosi siti web dedicati al suo lavoro. La sua città natale Sète, nel sud della Francia, accoglie un museo permanente e festival annuali sono dedicati al suo lavoro e alla sua memoria. Gli autori di questo progetto vogliono contribuire alla diffusione del lavoro di Brassens nel mondo, perché credono che questo sia un buon modo per aiutare le persone di tutti i paesi a comprendere ed accettare i messaggi chiave che lui è riuscito così magistralmente a scolpire nelle sue canzoni. |